Europei U21 – Giornata 1

Il 16 Giugno è iniziata la XXI edizione dei campionati europei di calcio U21. Si sono giocate le prime sei partite della competizione valevoli per la prima giornata. Vediamo cos’è successo:

GRUPPO A

SVEZIA-INGHILTERRA 0-0
Kielce 16/06/2017
Kielce Stadium
Marcatori: /

Svezia e Inghilterra danno il via al torno. Entrambe si presentano con le formazioni tipo: 4-4-2 per i campioni in carica con Cajtof tra i pali che vince il ballottaggio con Erlandsson e Fransson a sinistra al posto di Tankovic, e 4-3-3 per gli inglesi dove a sorpresa viene schierato Jacob Murphy al posto dell’ala del Leicester Demarai Gray.


La partita è stata equilibrata con i portieri poco impegnati, 9 tiri ciascuno di cui quelli in porta sono 2 per la Svezia e uno solo per gli inglesi. Decisivo, però, l’intervento del portiere Pickford che all’81’ para il calcio di rigore di Wahlqvist. Gli Inglesi affronteranno nella prossima partita la Slovacchia, mentre gli svedesi i padroni di casa della Polonia.

POLONIA-SLOVACCHIA 1-2
Lublin 16/06/2017
Lublin Stadium
Marcatori: Lipski (1’); Valjent (20’), Safranko (78’)

Polonia e Slovacchia scendono in campo con il 4-2-3-1 senza soprese tra gli undici titolari. Entrambe le squadre sono alla ricerca dei tre punti che significherebbero la testa del girone, visto che nel pomeriggio la partita tra le favorite del passaggio del turno, Svezia e Inghilterra, era terminata in parità.

Il match vede inizialmente passare in vantaggio i padroni di casa dopo solo un minuto, ma la Slovacchia pareggia a metà primo tempo e ribalta il risultato a circa 10’ dalla fine con il subentrato Safranko. Cammino tutto in salita per i polacchi che ora dovranno affrontare Svezia e Inghilterra, mentre la Slovacchia, dopo l’ottima prestazione, si candida come sorpresa del torneo.

GRUPPO B

PORTOGALLO-SERBIA 2-0
Bydgoszcz 17/06/2017
Marcatori: G. Guedes (37’), B. Fernandes (88’)

Il Portogallo che alterna il 4-4-2 con centrocampo a rombo e il 4-3-3, si dispone in campo con quest’ultimo modulo, con Joao Carvalho a centrocampo anziché Renato Sanches, e il tridente composto da Jota-Podence-Guedes. La Serbia risponde con il classico 4-2-3-1, con Cavric dietro il capitano Djurdjevic (ex Palermo).

Questa partita era uno “spareggio” per decretare la squadra che avrebbe conteso il primo posto alla favoritissima Spagna. Il risultato ha premiato i lusitani, vincitori per 2 a 0, ma a livello di prestazione la Serbia non ha certamente meritato di perdere la partita: gli uomini di Lalatovic hanno tirato di più e hanno avuto maggior possesso e precisione nei passaggi. Nella prossima giornata dovranno battere la Macedonia per rimanere ancora in corsa, mentre i portoghesi sono impegnati nel match decisivo contro gli spagnoli.

SPAGNA-MACEDONIA 5-0
Gdynia 17/06/2017
Marcatori: Saul (10’), Asensio (16’, 54’, 72’), Deulofeu (35’ rig)

La Spagna si schiera con il classico 4-3-3, con il più esperto Sandro Ramirez che vince il ballottaggio con Mayoral. La Macedonia, all’esordio in questa competizione, non rinuncia al 4-2-3-1 usato in tutte le partite di qualificazione.

Troppo superiore, la Spagna vince senza soffrire contro la matricola del torneo, che si piega dopo soli 10’ minuti e che conclude il match con ben cinque reti al passivo. Bellissimi i gol di Saul Niguez e due dei tre gol di Asensio, assoluto mattatore della partita e capocannoniere del torneo.

GRUPPO C

GERMANIA-REP. CECA 2-0
Tychy 18/06/2017
Marcatori: Meyer (44’), Gnabry (50’)

Entrambe le formazioni si schierano con il 4-2-3-1, tra i tedeschi gioca a sorpresa Pollersbeck in porta e Weiser esterno a destra, tra i cechi Sevcik viene preferito a Barak.

Nonostante un buon avvio, la Repubblica Ceca deve arrendersi al cospetto di una Germania troppo forte. Le statistiche del match sono tutte nettamente a favore dei tedeschi, 24-13 il computo dei tiri, 9-1 quelli in porta, 61%-39% il possesso palla, 84%-77% la precisione dei passaggi. Per la Repubblica Ceca ora si fa dura, bisogna battere l’Italia per sperare nella qualificazione.

DANIMARCA-ITALIA 0-2
Krakow 18/06/2017
Marcatori: Pellegrini (54’), Petagna (86’)

La Danimarca scende in campo con il classico 4-2-3-1, Borsting vince il ballottaggio con Nielsen: Italia con la formazione preannunciata, 4-3-3 con Gagliardini in cabina di regia e Petagna al centro dell’attacco. Scendono in campo le due migliori difese delle qualificazioni, 3 reti al passivo ciascuno (anche l’Inghilterra ne ha subite 3 ma con due partite giocate in meno).

Il match termina 2-0 per gli Azzurrini, che hanno faticato non poco per portare a termine i tre punti. Nel primo tempo l’Italia prova a fare la partita, ma la Danimarca sa difendersi bene. Nel secondo tempo la sblocca Pellegrini con una splendida rovesciata, gli Azzurrini continuano ad attaccare fino al gol della sicurezza firmato da Petagna. Ora dovranno battere la Repubblica Ceca per poi giocarsi la testa del gruppo con i tedeschi.