Giocate di Mbappé che ricordano Roanldo il fenomeno

Il 20 dicembre 1998, il giorno in cui Kylian Mbappé viene al mondo, Ronaldo “il fenomeno” scende in campo a San Siro contro la Roma allenata da Zdenek Zeman. Il brasiliano all’età di 22 anni è il miglior giocatore del mondo, con 2 Fifa World Player e un pallone d’oro alle spalle, un mondiale vinto ed uno perso in finale; un palmares invidiabile nonostante la giovanissima età.

I media francesi e di tutta Europa accostano Mbappé ad Henry, per la nazionalità e perché entrambi sono prodotto delle giovanili del Monaco. Di solito appiccicare ad un giovane talento la definizione di nuovo campione campione del passato, ad esempio quante volte abbiamo sentito parlare di “nuovo Zidane” o “nuovo Pirlo”, carica il giovane di inutili aspettative e illude i tifosi con un’etichetta che si rivela fasulla. In questi mesi vedendo giocare Mbappé in alcuni spunti mi ha ricordato Ronaldo il Fenomeno. Ci sono alcune cose che accomunano Ronaldo e Mbappé. Il look, entrambi preferiscono il pratico capello rasato all’acconciatura da star del cinema. La giovanissima età nella quale hanno sfondato nel calcio. La rapidità negli spazi e la velocità sovrumana palla al piede incubo per qualsiasi difesa o difensore.

Conduzione palla

La conduzione del pallone è uno dei fondamentali base del gioco. In apparenza è molto semplice, ma non è facile coniugare la velocità col controllo del pallone. Una buona conduzione del pallone impone che questi non si allontani troppo dal corpo. A velocità ridotta è facile eseguirlo, ma a 30 km/h diventa molto complesso.

 

Il segreto è l’elevata sensibilità nel controllare il pallone, senza un controllo pulito della sfera la velocità non può essere sostenuta. Mbappé confidenza con la palla toccandola tante volte in pochi metri e aumentando gradualmente i giri del motore per poi dare lo strappo decisivo per superare l’avversario senza copertura con un allungo sulla linea laterale di 20 metri. Una volta ripresa la palla riesce a mantenere un’ottima velocità media senza mai allungarsi troppo il pallone.

In questo fondamentale di gioco è dunque molto simile a Ronaldo. Entrambe le azioni si svolgono a pochi passi dalla linea laterale del campo, ciò significa che il giocatore ha una limitazione di gioco di 180°. In simili situazioni, soprattutto se l’avversario è disposto bene in campo per controllare l’avanzata del singolo avversario è necessaria una conduzione di palla in velocità possibile solo a pochi giocatori. Modellare la velocità a proprio piacimento dando al pallone la stessa velocità del corpo, per avere una conduzione armoniosa.

Le finte

La finta è estremamente utile per far disorientare i marcatori avversari, facendo loro spostare il peso al fine di togliere loro l’equilibrio e superarli agevolmente. Ronaldo, il Fenomeno, in questo era eccezionale, era in grado di saltare l’avversario anche da fermo, ballando sul pallone e disorientando l’avversario.

I movimenti del bacino e delle gambe sono talmente rapidi e repentini che l’avversario non ha il tempo di abboccare alla prima finta che già Ronaldo se n’è andato via.

Mbappé usa la finta soprattutto nelle zone esterne o di fondo del campo per liberarsi di un marcatore troppo vicino, così da liberarsi per il tiro o il cross. La similitudine tra i due giocatori è la velocità con la quale viene fatta la finta, che diventa secca e inesorabile per l’avversario che concentrato sul pallone in una frazione di secondo si trova fuori asse e saltato. In questo caso Mbappé manda al Bar Barzagli e solo l’intervento provvidenziale di Dani Alves fa sfumare l’azione.

Il Dribbling

Ad oggi Mbappé tenta il dribbling 2,28 volte a partita, dei quali solo il 56% riescono (1,31 a partita). Nonostante la grande velocità il dribbling può essere un aspetto del suo gioco da migliorare. Numericamente è impossibile fare un confronto numerico con Ronaldo che alla sua età giocava nel campionato Olandese. Inoltre allora erano maggiori i dribbling effettuati a partita, mediamente.

La velocità di Mbappé mette in seria difficoltà qualsiasi difensore, sia che si trovi ad essere puntato in una situazione statica o dinamica. Mbappé muove gambe e palla ad altissime frequenze, complicando la vita di chi se lo ritrovi di fronte.

Uno dei marchi di fabbrica di Ronaldo, soprattutto in età giovanile, è il dribbling. Fulmineo, leggero, imprendibile. Dribblava tutti, portieri inclusi, infatti oltre 60 dei suoi goal sono avvenuti una volta scartato il portiere, come faceva da bambino a Bento Ribeiro. E’ incredibile l’abilità di entrambi nel dribbling sia sul corto che sul lungo. Sostanziale differenza è che Mbappé lo utilizza meno giocando in maniera più essenziale, ma soprattutto sulla conclusione, infatti solo una volta il francese ha scartato il portiere depositando il pallone in rete, essendo molto sicuro delle sue ottime capacità balistiche, come confermano i 26 goal stagionali.

Velocità supersonica

Entrambi sembrano dotati di una velocità sovrannaturale, quasi avessero un motore da qualche parte nei calzettoni. Entrambi riescono a superare, in velocità di punta, i 35 km/h (per intenderci Bolt ne raggiunge 43 km/h, circa).

In entrambe le gif i due sembrano muoversi ad una velocità doppia rispetto all’ambiente che li circonda. Non è solo la loro velocità mentale che li fa sembrare più veloci, ma è anche la loro velocità fisica che manipola il contesto di gioco a loro favore rendendo impossibile ai loro avversari il compito di contenerli.

Mbappé a poco più di 18 anni ha già segnato 22 goal coi grandi, 15 nella sua prima stagione de titolare il Ligue1, culminato con la vittoria del campionato, oltre ai 6 in altrettante gare di Champions. Dal canto suo Ronaldo alla medesima età aveva già realizzato 79 reti tra i professionista (44 col Cruzeiro e 35 alla prima stagione al PSV), vinto  un mondiale senza giocare nemmeno 1′.

Se il passato è stato dominato da Ronaldo, limitato più dagli infortuni che dagli avversari; il futuro potrebbe consacrare Mbappé come un dei giocatori più forti della storia.